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Un semplice diario di viaggio, per crescere. Passi di un cammino che vuole felicità e salvezza.

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giovedì 25 dicembre 2008

Aspettando Natale... E la nostra waka

... pianta il tuo seme,
spargilo al vento,
tu puoi morire ma la forza della vita resta,
il flusso delle correnti ti aiuterà,
o viaggiatore ...


(Antica poesia Maori)

***


Un piccolo uomo si prepara per un viaggio di sola andata. Per lui comincia una nuova avventura. Ha deciso che non può più rimandare: l'età giusta sta per passare, anzi: forse ha aspettato troppo. Parte perché non può più stare sull'atollo dove è nato. Sia chiaro che si trova benissimo: con poco sforzo ha da mangiare e da bere ogni giorno, ogni genere di comodità e servizio, perché è molto amato dagli altri isolani. Cosa gli manca? Quel che gli serve per diventare grande. Ad un altro uomo basterebbe entrare nel Gran Consiglio dell'Isola, oppure attraversare a nuoto la baia e stabilirsi sull'altro lato dell'atollo, solo e indipendente, separato da due canali, ma in fondo sempre parte della stessa isola. Il piccolo uomo sente di dover portare il bene che ha imparato su un'altra terra, di avere i mezzi per farlo, i quali necessitano però di libertà e responsabilità. Intanto il sole è già alto nel cielo, spira una brezza calda e decisa, nessuna nuvola all'orizzonte. Il popolo Maori sa bene che le nubi si fermano più facilmente sopra la terra ferma, perciò il piccolo uomo capisce che se c'è un'altra isola adatta a lui questa è sicuramente molto lontana, difficile da raggiungere, oltre i pericoli nell'immensità dell'oceano con le sue bonacce e tempeste. Il vento lo spinge sempre più forte verso la spiaggia, i raggi solari insistono sulle sue membra scaldandogli i muscoli. È giunta l'ora. Indeciso, turbato e tremante si dice "Ce la farò!". Lentamente ma senza fermarsi sale sulla sua waka. Dopo qualche minuto l'imbarcazione è già avviata al largo dell'atollo. Dall'altro lato sta Lei, dolcissima e bellissima. Senza non sarebbe mai partito. Hanno costruito e armato insieme la barca con il legno robusto della loro terra, grazie anche ai generosi consigli della loro comunità e agli esempi dei saggi del villaggio; all'esterno essa è ricoperta di bassorilievi incisi che mostrano le conoscenze a loro più preziose e sacre. La waka li sorreggerà sull'oceano, li porterà dove loro vorranno, darà il nome alle nuova terra del mare che colonizzeranno e alla sua tribù. Ma il viaggio vero, il battesimo del mare aperto oltre l'ultimo scoglio, deve ancora cominciare.

***

Voglia d'avventura?

È qualche settimana che nei momenti di pausa utilizzo Google maps per visitare il nostro bellissimo mondo. In particolare mi piacciono le isole. Mi affascinano i mondi lontani, nuovi, diversi e separati, in cui ci sono storie di vita o addirittura tutto un sistema in qualche modo autonomo. Attu, che ha visto gli orrori della seconda guerra mondiale (1, 2, 3 e 4), la Piccola Diomede, da cui si può "vedere il domani", Kerguelen, dove si studia, L'isola di San Lorenzo, con le due comunità di Gambell e Savoonga, Más a Tierra, ovvero l'isola di Robinson Crusoe, la minuscola Pitcairn, dove si fermarono gli ammutinati del Bounty, Spitsbergen, la maggiore delle glaciali Svalbard, le più famose Sant'Elena, Falkland, São Tomé e Príncipe, Capo Verde, Hawaii, Rapa Nui, fino anche all'Islanda e alla Nuova Zelanda (di isole da guardare ce ne sarebbero un mare). Chi mi conosce sa quanto io sia sognatore.

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La cosa dell'uomo più divina

Lunedì sera guardavamo il bel film The family man. Quello che tiene insieme una famiglia è l'amarsi, e l'Amore vero viene da Dio. Per questo l'unione tra Lei e Lui è la cosa più sacra per l'essere umano. Nella famiglia può avvenire l'atto umano più vicino alle opere di Dio: la pro-creazione sta alla Creazione, il supremo atto d'Amore, così come l'uomo sta al Creatore. Lui è la fonte; l'uomo, Sua immagine, il riflesso. Dio non giocherà forse a dadi, ma comunque ha rischiato molto, tutti i suoi progetti, affidandosi al "Sì"di una ragazza in un villaggio sperduto della Terra. L'Amore tra Dio e l'umanità è fondato sulla libertà di quest'ultima. Prima del tempo Egli ha voluto liberamente creare il mondo, "ha detto sì" ha affermato la sua volontà; così, permettendo a Maria e a tutti gli uomini di essere liberi, ha confermato di averci creati a sua somiglianza. Così l'Amore tra il Creatore e la creatura si è incarnato in un Figlio, Gesù bambino: Egli è la realizzazione di questo Amore. Perciò è giusto e bello che ogni uomo, come essere vivente e figlio, sia molteplicemente frutto dell'Amore di Dio Padre, perché creato e generato nella sua famiglia.

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Qual è il significato per me di questo Natale?

Rifletto sulla Sacra Famiglia.
È l'ultimo che passo nella mia di origine.
Già sono proiettato verso la mia futura.

Penso ai miei genitori e a mia sorella: ho il cuore pieno di gratitudine verso Dio per avermi concesso di crescere tra persone così straordinarie. Mi dispiace di essermi lasciato dietro molte mancanze e delusioni.

Penso a Lei: ho il cuore pieno di gioia e speranza per il nostro futuro di famiglia insieme. Spero di essere capace di prevenire gli errori o almeno di mettervi rimedio.

Sulla mio lato della nostra waka ho inciso tante, tantissime cose belle e importanti che mi sono state insegnate dalla mia famiglia, l'isola da cui parto. Ci proteggeranno, portandoci lontano. Grazie.

E Tu, mia dolcissima Lei, non lasciarmi andare alla deriva, resta sempre con me, aiutandomi a mantenere la rotta. Altrimenti andrò sicuramente a fondo, senza di Te...

***

È il Natale di Cristo Signore.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, che Egli ama!

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire . . ."Che i venti ti siano favorevoli!" :-)


Mi pare che ci stia bene!!!

Bello questo post . . . ;-)

Ciao, R

Anonimo ha detto...

stai passando un momento di grazia per la tua vita. Momento che ho passato circa due anni fa io. Assieme a queste speranze di trovare una isola nuova cominciano le preoccupazioni di essere all'altezza di quell'isola e di quella nuova vita. Poi ti accorgi che lo stesso pensa la tua compagna di viaggio e assieme vi date il cambio al timone della barca. E poi ci sono le bufere dove assieme dovete remare e a guidare la barca c'è il Signore. Ti auguro molta gioia e di vivere il Signore assieme. Buon Natale e buon anno anche se in ritardo.

Anonimo ha detto...

Completamente in OT e pure un po' fuori testa, ti comunico che sei stato invitato a essere amico di un nuovo blog . . . nato ieri!

Vedi un po' nei tuoi PVT di Splinder! ;-)

Ciao, R

andrea.pontalti ha detto...

@ the clown

"E poi ci sono le bufere dove assieme dovete remare e a guidare la barca c'è il Signore"

Questo è molto bello! Segnato!

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