Cara UPI,
Mi sono iscritto anch'io, da poco. E' la gara della mia vita.
Mi puoi riconoscere da questo pettorale, categoria blog: tieni presente - lo dico anche a me stesso - che in realtà quel numero non sono io, ma un mio segnaposto, una scelta che ho fatto perché alcuni giudici possano magari registrare il mio percorso, a scanso di imbrogli o contestazioni, e anche per farmi riconoscere eventualmente da qualche spettatore e amico. Il pettorale dice solo quello che io voglio e non quello che io sono.
Dunque, ragionando della gara, sembra proprio che nel tuo post tu abbia parlato anche di me! Fa parte della natura umana il senso esistenziale del proprio cammino. Una spinta a richiedere un numero di gara me l'ha data anche la volontà di rafforzare in me proprio quel senso, perché un po' affievolito dalla strada già percorsa, ma anche dopo aver visto tanti passanti che non riescono, a mio avviso, a dare un senso pieno al percorso perché, arrabbiati o delusi degli incontri avuti viaggiando, non pensano più a fondo a quello che li aspetta, cioè alla meta finale, il posto dove saranno quando si fermeranno definifivamente. Sono molto triste per quelle persone. Questo pettorale è anche un po' per loro, se mai gli capiterà di notarmi durante la gara, che voglio disputare al mio meglio, puntando orgogliosamente alla vittoria. Sarà un pazzo sogno? Stando alla mia attuale forma, devo dire che sono proprio fuori allenamento... Una lumaca!
Tu li hai chiamati gradini, io Passi di un cammino che vuole Felicità e Salvezza. Ora, forse, mi riterrai un po' presuntuoso nella mia dichiarata lumaconica speranza di vincere. Tuttavia trovo forza e conferma del mio ottimismo anche da queste parole, che rimangono scolpite come su roccia nel mio animo, ricevute vive e subito assorbite, in una notte vissuta in modo universale:
«In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.Ho accettato di buon grado il tuo gentilissimo invito. Perché voglio allenarmi con persone in gamba come te, che hai un pettorale da alta classifica, e anche altre, osservando i vostri esercizi ginnici, le evoluzioni, lo stile dell'andatura...
Carissimi giovani, in questi nobili compiti non siete soli. Con voi ci sono le vostre famiglie, ci sono le vostre comunità, ci sono i vostri sacerdoti ed educatori, ci sono tanti di voi che nel nascondimento non si stancano di amare Cristo e di credere in Lui. Nella lotta contro il peccato non siete soli: tanti come voi lottano e con la grazia del Signore vincono!»
(Giovanni Paolo II)
Allora, che ne dici: saremo buoni compagni di viaggio?
Andrea
PS n. 1: A proposito della gara, volevo ringraziare ClaudioLXXXI per avermi mostrato come richiedere un pettorale possa essere una buona idea.
PS n. 2: Allenamento è anche il titolo di un libretto educativo di don Marco Cinquetti, se non sbaglio edito dall'Istituto Salesiano Astori nel 1963, regalatomi credo in occasione della mia Confermazione da suor Riccarda, mia maestra della scuola materna tanto severa quanto buona. Il linguaggio è forse oggi un po' antiquato, tuttavia le riflessioni e i consigli di vita sono importanti e attuali. Insomma un libretto tosto, letto a suo tempo ma ahimé non del tutto messo in pratica, che consiglio a genitori ed educatori cristiani.
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PS n. 2: Allenamento è anche il titolo di un libretto educativo di don Marco Cinquetti, se non sbaglio edito dall'Istituto Salesiano Astori nel 1963, regalatomi credo in occasione della mia Confermazione da suor Riccarda, mia maestra della scuola materna tanto severa quanto buona. Il linguaggio è forse oggi un po' antiquato, tuttavia le riflessioni e i consigli di vita sono importanti e attuali. Insomma un libretto tosto, letto a suo tempo ma ahimé non del tutto messo in pratica, che consiglio a genitori ed educatori cristiani.