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martedì 13 ottobre 2009

Vetus versus novus?

Da adolescente ero attratto più dai canti del coro giovanile che da quelli più tradizionali del coro degli adulti. Mi interessava molto la predica (con voto al celebrante e conseguente classifica dei preferiti). Sono poi liturgicamente cresciuto modificando il punto di vista: ho cominciato ad apprezzare la tensione verso superiori livelli di estetica musicale, che porta fino al perfezionismo formale. Ora sto lentamente imparando a partecipare alla celebrazione eucaristica pensando principalmente e più intensamente al Vangelo e al pane e vino che diventano Gesù Cristo.

Secondo me la riforma luturgica non ha sbagliato metodi e obiettivi; forse i primi sono stati a volte scambiati per fini, con la conseguenza che i secondi non sono stati spesso raggiunti. La soluzione al problema della partecipazione alle liturgie non è tanto nel trovare la forma giusta ma nel riempirla efficacemente del contenuto, ovvero di coscienza e volontà liturgiche del partecipante. Questo si fa per esempio preparando bene i ragazzi a catechesi e fornendo agli adulti gli strumenti per ripassare i significati delle forme dei riti, ma soprattutto coltivando la fede, predisponendo a ciò terreni fecondi: una fede convinta vuole ringraziare e cerca di capire i modi per farlo. Insomma: una Messa è bella quando è sincera.

Ringraziamenti: c'è chi preferisce spedire discorsi profondi scritti in lunghe lettere, chi invece andare dal benefattore e abbracciarlo. Ci sono anche vie intermedie. Conta questo: chi ha nel cuore la gratitudine trovi un modo per esprimerla tutta.

Davvero la liturgia eucaristica è il cuore della vita della Chiesa. Certo ha fatto bene il papa a ripristinare il vetus ordo a fianco del novus per tutte quelle persone alle quali pare di trovarsi meglio lì. Non bisogna però focalizzarsi sulle forme.

Vangelo ed Eucaristia. Tutto il resto può essere modificato, perfezionato, in funzione di come, dove e quando è il modo di vivere dell'assemblea celebrante.

***

2 commenti:

theclown ha detto...

Ciao... come va la vita da sposo?
son passato anche io per le fasi che hai indicato sopra... e devo dirti che francamente son arrivato a vivere la liturgia come comunione che vuol dire mediazione tra le cose nel rispetto tra il "rispetto" di Cristo che si fa eucarestia e il desiderio di fare comunione con il fratello. Speriamo che la gente capisca quanto tu dici per poter fare una vera comunione con Cristo e con i fratelli..

Un saluto

El paiazzo

andrea.pontalti ha detto...

Ciao paiazo!

La vita matrimoniale va benissimo: siamo felici! Grazie dell'interessamento. E tu, con la tua piccola, quanto fai il clown? :)

Tu parli giustamente di Comunione, ed è proprio in quel senso che la liturgia eucaristica può essere definita cuore della vita della Chiesa.

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