Esiste una branca dell'ateismo razionalista contemporaneo, recente ma forse non troppo, che sta puntando molto nella "lotta" contro la fede sulla tesi così sintetizzabile: l'uomo crede nonostante l'irrazionalità delle religioni per sua natura, ovvero perché il suo cervello è fatto così, mica perché la fede è vera. A parte il non sequitur, mi pare un argomento davvero pericoloso, dal loro punto di vista, perché il suo ribaltamento, oltre che essere plausibile, intellettualmente a me sembra di gran lunga più stimolante: per quale motivo l'uomo è fatto per credere?
***
***