Creative Commons License Questo è un blog tematico. I contenuti originali presenti qui sono pubblicati sotto Licenza Creative Commons.

Un semplice diario di viaggio, per crescere. Passi di un cammino che vuole felicità e salvezza.

Argomenti:

giovedì 14 gennaio 2010

Una risposta a Red sull'intuizione esistenziale

Conservo qui la mia risposta a questo bel post.

***

Il pensiero più irrazionale dell'uomo è ritenere sbagliato tutto cià che è irrazionale.


Come si fa a non avvertire l'irrazionalità come qualità connaturale alla razionalità umana?

Sono convinto anch'io, in linea con quanto hai riportato di Goedel, che possediamo una certa intuizione esistenziale della verità, di per sé stessa irrazionale perché la nostra ragione ne diffida per prima. Ne parlavo infatti qui.

E' la mia intuizione irrazionale che mi fa credere all'esistenza dell'anima e a inquadrare dolore ed emozioni come segnali rivelatori del legame momentaneamente inscindibile tra anima e corpo. E' sempre l'intuizione esistenziale che mi fa indicare nella presenza della vita stessa nell'universo, cosi ancora inspiegabile, e nell'esistenza dell'amore umano le due massime prove della presenza di un incerto Qualcun'Altro davanti al quale inchinarmi di meraviglia e gratitudine. Io spero davvero che esista una copia metafisica della realtà fisica, nella quale sguazza la mia anima, che possa fungere per essa da rifugio dopo la morte nell'attesa di restaurare la completezza - che è la promessa cristiana della Risurrezione.

E' irrazionale tutto ciò, ma io penso che questa mio credere sia tanto, tanto reale.

Vorrei infine confortare l'atto di fede che hai professato, caro Red, circa la "memoria universale". Pim Von Lommel, cardiologo, nei suoi studi sulle esperienze di pre-morte, forse gli unici ammantabili di scientificità, ha proprio ipotizzato qualcosa di simile. Leggi la fine di questo.

Cordialmente,

piccolo-uomo

PS: Questo tuo post mi ha centrato nel cuore.

***

Queste pagine non rappresentano una testata giornalistica, perché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001.